Si intende dare il via al riconoscimento culturale e sociale dell’opera di artigiani artisti di eccellenza, nella cui opera si riscontrino pratiche di cultura creativa connesse al pensiero divergente, simbolico e laterale. Tutto ciò si rivolge, mantenendo le radici nei saperi della grande tradizione d’arte italiana, ai nuovi paradigmi che vogliono dare risposte positive alle criticità del terzo millennio, con pratiche che rispettino l’ambiente nella complessità del delicato equilibrio dell’ecosistema.

Da venerdì 15 settembre dalle 19.30

Metalli

Mostra di opere di Glauco Cambi e Ferruccio Maierna

Già nel secolo scorso molti artisti hanno riutilizzato creativamente materiali trovati, usati o di scarto per oggetti d’arte. ne sono esempio il movimento futurista, il dadaismo o altri movimenti più o meno noti.

Glauco Cambi

Agli inizi del secolo scorso però i punti di partenza e le coscienze erano diversi da quelli che muovono oggi coloro che cercano una poetica utilizzando come materiale di partenza ciò che per gli altri è scarto o materiale povero. Il nuovo paradigma della sensibilità ecologica, permaculturale e resiliente, il dettato della decrescita felice e sostenibile nelle economie di transizione e la volontà di opporsi al degrado del pianeta, sono alla base della ricerca stilistica degli artisti che vi stiamo proponendo.

Ferruccio Maierna

La presenza di Glauco Cambi e Ferruccio Maierna, all’interno di questa manifestazione, l’uno formalmente orafo e l’altro formalmente fabbro, è qui proprio per affermare il primato delle intenzioni poetiche e di ricerca formale e stilistica, con i loro risultati, ma anche di intenzioni ecologiche e di ricerca di economia del non spreco. Scelte rischiose e spesso incomprese come quella, inusuale, ma oggi non indifferente, viste le tematiche di economia sociale e solidale in campo, che li vede cooperare intelligentemente nella realizzazione a due mani di oggetti di artigianato d’arredo ed uso oltre la propria produzione personale artistica.

Collettivo “Teste Guerriere”

Sabrina Carletti, ideatrice, Michela Bechis, curatrice della mostra

Foto di Alessandro Anemona, Nicola Maugeri, Alessandro Schiariti

Sabrina Carletti

Il progetto “Teste Guerriere” nasce da un’idea di Sabrina Carletti, artista romana di grande esperienza, con moltissime mostre e lavori alle spalle, la quale ha voluto affrontare la propria malattia in modo diverso.
Al progetto hanno partecipato alcune donne, compagne di viaggio conosciute al Dh oncologico, che con coraggio e ironia, hanno giocato a fare da modelle, indossando armature in ferro realizzate per l’occasione dallo scultore Ferruccio Maierna e ritratte, in un primo momento, dai fotografi Alessandro Anemona e Nicola Maugeri. Fin dall’inizio, l’idea era di coinvolgere nel tempo un numero diverso e sempre maggiore di donne con cui confrontarsi, riscoprire la creatività di ognuna, mettere in scena nuovi lati di se stesse, esorcizzare la paura e tutte insieme rafforzare l’energia vitale.
L’occasione per ripartire con un secondo set fotografico si è presentata con l’arrivo del fotografo Alessandro Schiariti. Da questa collaborazione sono nati nuovi scatti e un nuovo taglio interpretativo, a cui si è aggiunta la volontà di portare questa esperienza e i suoi sviluppi all’interno delle sedi di cura, smentendoli come luoghi di sola sofferenza e cercando invece, di renderli laboratori di approccio alla malattia diverso e fantasioso. Vorrebbero essere questi i luoghi privilegiati per la seconda tappa del progetto, che vedrà l’esposizione di foto e la presentazione di un video e di alcuni taccuini dell’artista, come quello realizzato di recente, che presenta alcuni disegni tratti dal back stage fotografico a cui si accompagnano parole e versi scritti dalle donne partecipanti.
La prima uscita della nuova versione del progetto avverrà nell’ambito della manifestazione “Raccontiamola giusta 2017: festa dell’economia e della cultura solidale”
Rendere questo progetto itinerante mira ad allargare il numero delle partecipanti, coinvolgendo non solo le pazienti, ma anche il personale medico e di assistenza, che avrà la possibilità di osservare la malattia da un’angolazione artistica, estetica eppure di straordinaria resistenza terapeutica.
Si è deciso di aprire la pagina facebook Collettivo “Teste Guerriere”, con la funzione non soltanto di dare vita ad una comunità che tratti della malattia da un punto di vista diverso, ma anche informare e supportare il progetto, coinvolgere altri artisti, pubblicare rassegne stampa, immagini dei luoghi dove si terranno le mostre, lanciare campagne di raccolta fondi per avviare dei laboratori da affidare ad artisti e scrittori al fine di coinvolgere più attivamente chi è in cura nei reparti oncologici.
“Teste Guerriere” vuole essere un’opera che cammina, che andrà facendosi con il contributo di tutti coloro direttamente e indirettamente toccati dal problema. Il tema del cancro vuole diventare anche pretesto per una riflessione più generale sullo stereotipo della sofferenza, per ragionare in modo diverso e svelare i preconcetti intorno alla malattia, chiamando tutti a contribuire alla creazione di un nuovo modello di testimonianza e responsabilità.