Zagarolo
La città, posta a 36 chilometri da Roma, sorge su una collina tufacea lunga circa due chilometri, estrema propaggine meridionale dei monti Prenestini, è fiancheggiata da due valloni e circondata da boschi, immersa in un mare di verde; il suo aspetto paesaggistico è di rara bellezza. Il centro storico è di origine medioevale e la sua urbanistica, che risale al XVI secolo, è di una regolarità tale che non trova facile riscontro nelle cittadine dell’epoca.
Sito istituzionale: www.zagarolo.rm.gov.it
Palazzo Rospigliosi
“Raccontiamola giusta!” si svolge interamente all’interno del Palazzo. La sua origine si perde nel tempo. Si sa con certezza che nel 1151, epoca in cui i Colonna vendettero al Papa Eugenio III i diritti sulla Contea di Tuscolo (fu esclusa Zagarolo che della Contea faceva parte) esisteva già il primo nucleo del Palazzo attuale. Si conosce che il nucleo originario era un castello dei principi Colonna che fino al 1100 aveva funzioni esclusivamente militari. Esso fu al centro di contese fra i Colonna e il Papato e subì varie devastazioni. Nel 1439 subì gravissimi danni ad opera delle truppe di comando del noto condottiero Giovanni Vitelleschi.
Gli affreschi che decorano le meravigliose sale e i locali di rappresentanza sono opera di manieristi del tardo Cinquecento. Affreschi dello stesso ciclo decorano le pareti del piano nobile, tra i quali fregi con figure allegoriche. In uno si nota la battaglia di Lepanto, in altri scene di caccia. Questi sono attribuiti dai più alla mano di Antonio Tempesta e ai fratelli Zuccari. L’arredamento era sontuoso. Un meraviglioso quadro che era nel palazzo raffigurava Aquilino un magnifico cavallo da corsa dei Rospigliosi. Quadri e suppellettili di ingente valore erano conservati in ambienti di delicata fattura. Tuttora i soffitti presentano figure imponenti di donne sedute e putti rappresentanti allegorie e stemmi vari dei Colonna, Rospigliosi e Pallavicini. Sulle pareti si notano paesaggi della campagna locale, che indicano possedimenti dei Colonna e dei Rospigliosi tra i quali spicca la mole dell’attuale Palazzo. Questi quadri ariosi dì vita campestre danno all’ambiente un tono di freschezza ineguagliabile.
Sito istituzionale: www.istituzionepalazzorospigliosi.it
Museo del giocattolo
Il Museo del Giocattolo di Zagarolo è il più grande d’Italia e rimarrà aperto per entrambi i giorni dell’iniziativa; è stato inaugurato il 18 Marzo 2005 all’interno del Palazzo Rospigliosi, dove si estende, per circa 1000 metri quadrati, lungo 18 sale espositive.
Lo spazio illustra l’evoluzione del giocattolo nel corso del XX° secolo, con particolare attenzione ai legami fra giocattolo e realtà sociale e culturale, attraverso l’esposizione di circa 800 pezzi tra i quali spiccano i nomi di fabbriche storiche che oggi rappresentano una leggenda nella storia del giocattolo meccanico quali Lehmann, Marklin, Hornby, Ingap, Bing, Shuco, Tipp, Lenci, Furga o Dep.
Il Museo rivolge particolare attenzione alla diffusione del significato dei giocattoli esposti presso le più giovani generazioni: per tale motivo dedica grande cura alle attività didattiche e di laboratorio, nel corso delle quali vengono trasmesse le tecniche di costruzione di giocattoli, burattini e marionette. Il museo si propone come contenitore vivo e ricco di iniziative per favorire riflessioni e nostalgie, ospitando al contempo attività culturali e didattiche, convegni, seminari, mostre temporanee, spettacoli.
Il percorso museale racconta, con la sua esposizione, non solo la realtà percepita attraverso la trasfigurazione della sensibilità infantile, ma la nostra stessa memoria, che si snoda attraverso le forme dei magici oggetti che popolano le vetrine e gli spazi del museo. I quadri espositivi rappresentano momenti della vita quotidiana: la città, la strada, la famiglia, le architetture, il lavoro, i trasporti vivono all’interno dello spazio insieme ai viaggi straordinari, alle gare automobilistiche, al circo ed al luna park. Essi provengono da collezioni storiche quali: Billig, Crestetto Oppo, Luisa Dellanzo, Marina Caprari, Sabrina Alfonsi.
Cinema, teatro, sport e automobilismo sono rappresentati, all’interno del Museo, attraverso la fantasia dell’industria e dell’artigianato storico di settore, consentendo di offrire al grande pubblico di tutte le età occasioni di scambio, approfondimento e interazione con una tipologia di oggetto, il giocattolo, che più di ogni altro interpreta l’immaginario collettivo non solo infantile.
Sito istituzionale: www.museogiocattolo.it